Vinitaly: seminario Masi Fojaneghe: la contemporaneità del “bordolese di montagna”

Il XXXV Seminario Masi a Vinitaly, condotto da Raffaele Boscaini è stato dedicato quest’anno al Fojaneghe della cantina Conti Bossi Fedrigotti, il primo esempio di taglio bordolese in Trentino, che da oltre 60 anni rappresenta una sintesi perfetta tra tradizione e innovazione. Questo vino ha saputo imporsi grazie all’adattamento delle varietà bordolesi alle condizioni climatiche montane, sviluppando un’identità unica nel panorama enologico.

Uno sguardo sul parterre dei degustatori

 

Il Fojaneghe è un caso emblematico dell’evoluzione di alcuni vini simbolo e della loro capacità di ispirare nuove interpretazioni in territori differenti. Un fenomeno che ha visto protagonisti i grandi modelli enologici, come Bordeaux e Borgogna per i rossi, Provenza per i rosati, Alsazia per i bianchi aromatici e Champagne per gli spumanti. Questi stili hanno determinato il successo di specifici vitigni, divenuti punti di riferimento internazionali, capaci di adattarsi e rinnovarsi in contesti climatici e territoriali diversi.

L’introduzione del  seminario, condotta dal Prof. Scienza, ha analizzato il percorso di Fojaneghe nel tempo, ponendo l’accento su come i cambiamenti climatici e le preferenze dei consumatori stiano ridefinendo la percezione di questi vini di ispirazione internazionale. L’obiettivo comprendere quanto questi modelli siano ancora attuali e quale sia il loro futuro in un mercato sempre più dinamico.

Il momento culminante dell’evento è stata sicuramente  la verticale guidata dagli enologi Dal Cin e Cavazzani, di 5 annate tra le più rappresentative degli ultimi 30 anni di Fojaneghe, un’opportunità unica per degustare l’evoluzione di questo “bordolese di montagna” e coglierne l’impronta lasciata dal territorio e dal tempo.

Le 5 annate in degustazione